Europa, la tecnologia ha perso 400 miliardi in un anno

Europa, la tecnologia ha perso 400 miliardi in un anno

Europa, la tecnologia ha perso 400 miliardi in un anno


Frena la corsa dell’industria della tecnologia in Europa. Se il 2021 aveva fatto segnare la cifra record di 100 miliardi di dollari di investimenti nel tecnologico, il 2022 è partito bene (+4% a giugno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ma ha rallentato al giro di boa. Il dato è contenuto nel rapporto State of European Tech presentato da Atomico, venture capital londinese. A fine anno, secondo le proiezioni, si raggiungeranno (stima conservativa, affermano gli autori) 85 miliardi di dollari. Il rapporto sottolinea come, ad ogni modo, si tratti di un ammontare più che doppio rispetto a quello registrato nel 2021, e otto volte superiore a quello del 2015, prima edizione dello studio. In calo il numero di investitori statunitensi (-22%). 

Tra i fattori di rischio individuati dai fondatori e venture capitalist intervistati spiccano inflazione e alti tassi di interesse (45%), perdita di competitività dovuta a decisioni politiche (42%), sentiment e performance dei mercati (41%). La geopolitica conta per il 38% delle risposte (ma influenza tutti gli altri fattori), mentre il 37% lamenta – e questa è una considerazione che meriterebbe un approfondimento – la scarsità di collaboratori all’altezza sul mercato

Quattrocento miliardi di valore persi

In dodici mesi, le società europee del tech (pubbliche e private) hanno perso 400 miliardi di dollari in valore di mercato, con l’ecosistema continentale il cui valore complessivo è passato da 3,1 migliaia di miliardi nel 2021 a 2,7 attuali. 

Non solo. Calano le grandi Ipo (Initial public offering): nel 2022 sono state solo tre nel settore quelle con un valore superiore al miliardo di dollari, due di queste in Europa. Numeri che sfigurano rispetto alle 86 del 2021: trenta volte meno.  Nel 2022 sono emersi 31 nuovi unicorni (tra cui le italiane Satispay e Scalapay), contro il record di ben 105 del 2021: si torna così ai livelli tipici degli anni precedenti, che hanno visto 25 nuovi unicorni nel 2020 e 35 nel 2019. Infine i licenziamenti: ad oggi, sono stati licenziati oltre 14.000 dipendenti di aziende tecnologiche con sede in Europa, pari al 7% del totale globale.

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Mercato maturo

Dopo la crescita esplosiva degli scorsi anni, la frenata potrebbe limitarsi a rispecchiare la situazione geopolitica tesa oppure (in aggiunta) indicare un plateau del mercato.  I dati vanno interpretati in prospettiva, commenta Sarah Guemouri, principal di Atomico e co-autrice del rapporto. “Lo scorso anno ci ha abituati a numeri eccezionali: ciò a cui stiamo assistendo nel 2022 è ancora e comunque significativamente superiore a due anni fa. Con la maturazione dell’ecosistema europeo naturalmente assisteremo a flussi e riflussi, ma non dobbiamo sottovalutare i nostri progressi complessivi sulla base delle macro-condizioni che stanno influenzando ogni settore a livello mondiale”. 

Tra i segnali positivi, il livello record di liquidità pronta a essere impiegata. Ma, annota Chris Grew, partner dello studio legale internazionale Orrick, “siamo in un periodo di incertezza del mercato e i dati suggeriscono chiaramente che i fondatori faranno bene a concentrarsi su efficienza, sostenibilità e redditività piuttosto che su una crescita sfrenata

Una nota di speranza arriva dall’Ucraina. Nonostante la guerra, l’industria tecnologica del Paese ha tenuto botta: nei primi otto mesi del 2022, l’Ict di Kyiv è cresciuto del 16% su base annua, unico settore di esportazione in grado di generare stabilmente entrate in valuta estera. L’85% delle aziende ucraine del settore è tornata agli indicatori prebellici e il 77% ha attirato nuovi clienti dall’inizio del conflitto. Quest’anno un’azienda ucraina è persino riuscita a qualificarsi come unicorno: si tratta di Unstoppable Domains, che costruisce siti web non censurabili tramite domini protetti da blockchain. Questa crescita riflette la forza più ampia dell’ecosistema delle startup ucraino, che, alla fine di ottobre, aveva attratto ben 241 milioni di dollari. Nel contesto regionale, l’Ucraina si colloca al sesto posto in termini di investimenti in startup. Gli unicorni sono tredici. 



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di Antonio Piemontese www.wired.it 2022-12-11 05:30:00 ,

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